Joshua Foer racconta le prodezze della memoria degli mnemonisti e la tecnica dei loci

Sapienza antica e conoscenze moderne. Foer, giornalista e scrittore, è stato campione americano di gare mnemoniche, e autore di un successo editoriale su competizioni e tecniche di memorizzazione

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  1. Saisontor
     
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    Cicerone, oratore, politico e filosofo romano vissuto nel I secolo a.C. , racconta come è nata l'arte della memoria e dà alcune spiegazioni riguardo la tecnica dei loci...

    Cicerone, dal De Oratore:

    "Ringrazio quel famoso Simonide di Ceo che, a quanto si dice, inventò per primo l'arte della memoria. Dicono che, mentre Simonide cenava a casa di Scopa – uomo ricco e nobile- a Crannone in Tessaglia, ed avesse cantato quella poesia, che aveva scritto per di lui, nella quale, secondo l’usanza dei poeti, c’erano scritte molte parole di elogio riguardo a Castore e Polluce, quello (Scopa) con una certa grettezza avesse detto a Simonide che gli avrebbe dato la metà della somma pattuita per quella poesia e che, se gli fosse sembrato opportuno, chiedesse il resto ai suoi Tindaridi (Dioscuri) che nello stesso modo aveva lodato. Raccontano che poco dopo sia stato detto a Simonide di uscire e che c’erano certi due giovani sulla porta che lo chiamavano con insistenza. [Si dice che] egli si fosse alzato,fosse uscito e che non avesse visto nessuno, che nel frattempo fosse crollata la stanza dove Scopa stava banchettando e che quello fosse morto schiacciato con i suoi parenti. Si dice anche che volendoli i loro congiunti seppellire e non potendoli riconoscere in nessun modo perché sfigurati, Simonide, dato che si ricordava il luogo dove ognuno di loro era seduto, fosse stato colui che indicò ciascuno da seppellire(lett.: fosse stato il dimostratore di ciascuno da seppellire). Allora, ammonito da questo fatto, si dice che abbia scoperto che è innanzitutto l’ordine che fa luce alla memoria. Pertanto quelli che vogliono esercitare questa facoltà della (loro) mente, devono prendere dei luoghi e devono raffigurare nella mente, e collocare in quei luoghi, quei concetti che vogliono tenere a memoria; così l'ordine dei luoghi conserverà l'ordine degli argomenti, mentre la raffigurazione dei concetti indicherà i concetti stessi, e noi ci serviremo dei luoghi come della cera e delle immagini come delle lettere."

    Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.)

    Cicerone sottolinea l'importanza delle immagini mentali e dei luoghi fisici, ovvero la tecnica dei loci o del "palazzo della memoria".

    Le immagini mentali:

    "(...) nella nostra mente prendono forma soprattutto le immagini delle cose trasmesse e impresse dai sensi; fra tutti i nostri sensi, il più acuto è la vista: perciò e possibile ricordare con molta facilità ciò che abbiamo percepito con l'udito o il pensiero se lo consegniamo alla mente anche con l'aiuto della vista; così una forma visibile o un'immagine o un'effigie possono indicare cose nascoste e che non cadono sotto il giudizio della vista con tanta efficacia da renderci quasi visibile ciò che a stento possiamo abbracciare con il pensiero. (...)"

    I luoghi (loci):

    "(...) Per queste forme e per queste immagini corporee, così come per tutto ciò che ricade sotto la vista, c'e bisogno di una sede: infatti un corpo non può essere immaginato senza un luogo in cui collocarlo. (...) bisogna servirsi di molti luoghi, ben evidenti, chiari, situati a poca distanza l'uno dall' altro, e di immagini vive, intense, significative, che possano presentarsi alla mente con prontezza e colpirla. (...)";

    La memoria verborum (memoria delle parole):

    "(...) La memoria delle parole (...) si distingue per una maggiore varietà di immagini. Vi sono infatti molte parole che, come articolazioni, mettono in connessione fra loro le parti dell'orazione, e che non possono essere rappresentate tramite nessuna analogia: dobbiamo dunque crearci in questo caso delle immagini particolari di cui servirci sempre. (...)"

    La memoria rerum (memoria delle cose):

    "(...) propria dell'oratore la memoria delle cose (...) possiamo fissarla disponendo con cura le singole figure rappresentative, così da tener stretti i pensieri tramite le immagini, il loro ordine tramite i luoghi. (...)" Cicerone - Dell'oratore
     
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2 replies since 6/10/2015, 09:48   433 views
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